Nel settore dei serramenti, l’utilizzo del bonus 75% per gli interventi di soli infissi, volti al superamento delle barriere architettoniche, ha suscitato grande interesse e attenzione.
Dopo un’analisi attenta condotta dall’Agenzia delle entrate e l’Ufficio Fiscalità della CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), è stato dato il via libera all’utilizzo di questa agevolazione fiscale. Tuttavia, sia i serramentisti che i rivenditori di porte e finestre esprimono la necessità di adottare un approccio prudente di fronte a questa opportunità.
Noi di CinqueP, azienda specializzata nel settore delle porte automatiche, automazioni e accessi, abbiamo effettuato un riepilogo sull’utilizzo del bonus 75% per gli infissi e le recenti novità legate al superamento delle barriere architettoniche.
Le informazioni presentate sono state tratte da diverse fonti autorevoli, tra cui l’Agenzia delle entrate, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) e l’indagine di mercato condotta da Cosmoserr e Mikaline Research.
Il Bonus 75% per gli infissi: opportunità da cogliere con prudenza
Il presidente di CNA Produzione-Serramenti & Infissi, Mauro Sellari, ha enfatizzato l’importanza di cogliere questa opportunità con cautela. Egli richiama l’attenzione sulle esperienze passate, come il Decreto Legge 11 del 2023 e il blocco della cessione dei crediti da parte delle banche, che hanno causato notevoli difficoltà agli imprenditori del settore. Pertanto, la prudenza e l’attenzione devono essere i punti chiave per coloro che intendono beneficiare del bonus 75% per gli infissi.
Indagine di mercato su 600 rivenditori di porte e finestre
Un’indagine di mercato condotta da Cosmoserr in collaborazione con Mikaline Research su 600 rivenditori di porte e finestre ha mostrato un atteggiamento generale di prudenza tra i partecipanti. Questo atteggiamento può essere influenzato dalle incertezze legate a precedenti misure legislative.
Inoltre, sorge il dubbio se un progetto che si concentra esclusivamente sulla sostituzione degli infissi sia sufficiente o se sia necessario un approccio più ampio per adeguare l’intera unità immobiliare. Pertanto, l’industria dei serramenti richiede ulteriori chiarimenti e specifiche da parte delle istituzioni competenti per assicurarsi che l’utilizzo del bonus 75% sia fatto nel rispetto delle normative.
L’indagine condotta da Mikaline Research ha mostrato che la maggior parte dei rivenditori di porte e finestre manifesta interesse nell’utilizzare il bonus 75%. Inoltre, sono state approfondite le modalità con cui intendono fruire dell’agevolazione, tra cui lo sconto in fattura con successiva cessione del credito a terzi o l’utilizzo dei crediti in azienda per i pagamenti degli F24.
Questa flessibilità offerta dal bonus 75% nel poter detrarre i crediti nel corso di 5 o 10 anni rappresenta un elemento di interesse per i rivenditori.
Requisiti e condizioni per accedere al bonus
La CNA ha diffuso una comunicazione in cui vengono fornite le condizioni per accedere al bonus 75% per gli interventi di soli infissi volti al superamento delle barriere architettoniche.
L’agevolazione fiscale del bonus 75% spetta esclusivamente per gli edifici esistenti e non per le nuove costruzioni. Gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto ministeriale del 14 giugno 1989, n. 236, che stabilisce precisi criteri di progettazione per l’accessibilità e specifiche funzionali e dimensionali. In particolare, per la sostituzione di infissi esterni, sono indicati gli articoli 4.1.3 e 8.1.3 del decreto.
L‘Agenzia delle Entrate, sentita per le vie brevi, ha confermato che la detrazione fiscale del 75% spetta solo se l’intervento di sostituzione degli infissi esterni presenta le caratteristiche tecniche indicate nel decreto n. 236/1989. È importante sottolineare che la detrazione può essere applicata anche in assenza di persone con disabilità nell’unità immobiliare o nell’edificio oggetto dei lavori.
Agevolazione per superare le barriere architettoniche
È necessario, tuttavia, che sia predisposto un documento che attesti che l’intervento realizzato risponde ai requisiti tecnici previsti dal decreto ministeriale n. 236/1989 per l’eliminazione delle barriere architettoniche. In questo modo, si garantisce la conformità dell’intervento e si evitano eventuali contestazioni o problemi futuri.
Scelta tra sconto in fattura e cessione del credito
Inoltre, va sottolineato che l’articolo 2 del Decreto Legge n. 11/2023, noto anche come “blocca crediti”, ha introdotto la possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito per il bonus barriere al 75%. Ciò consente ai beneficiari di scegliere tra diverse modalità di utilizzo dell’agevolazione, in base alle proprie esigenze e alla situazione finanziaria.
Conclusione: raccomandazioni della CNA e prudenza nell’utilizzo
In conclusione, il bonus 75% per gli infissi rappresenta un’opportunità interessante per il settore dei serramenti e dei rivenditori di porte e finestre.
Tuttavia, è fondamentale agire con prudenza e attenzione, considerando le esperienze passate e le normative vigenti.
La CNA e gli attori del settore raccomandano una valutazione accurata dei requisiti e delle condizioni per beneficiare dell’agevolazione, al fine di garantire un utilizzo corretto e conforme alle normative vigenti.
Fonti: